lunedì 2 febbraio 2009

NOVELLA DI BOCCACCIO : ANDREUCCIO DA PERUGIA

Il protagonista, Andreuccio, giovane e ingenuo, si trova al mercato di Napoli con una borsa contenente 500 fiorini d'oro, una grossa somma Il protagonista, Andreuccio, giovane e ingenuo, si trova al mercato di Napoli con una borsa contenente 500 fiorini d'oro, una grossa somma. Ingenuamente mostra i suoi averi palesemente a chiunque passi, attirando l'attenzione di una bella e malintenzionata prostituta siciliana. La donna si spaccia per sua sorella e lo convince con astuzia a fermarsi per la notte a casa sua e la sera stessa, a casa della sedicente sorella, Andreuccio compie il primo grande errore: abbandonare incustoditi i suoi denari Spinto con l'inganno, il protagonista entra in un luogo buio e precipita in un chiassetto pieno di sporcizia. In questo momento subisce la prima caduta e il primo raggiro. Non riuscendo a rientrare nella casa, si avvia verso l'albergo, ma, sbagliando la strada, si imbatte in due ladri, che rendendosi conto dell'ingenuità del malcapitato, pensarono bene di sfruttarlo per i loro fini, convincendolo a prendere parte ad un furto. Andreuccio viene prima invitato a lavarsi, in un pozzo, per eliminare i residui di sporcizia derivanti dalla precedente caduta. Qui si presenta la seconda sventura, che prevede una seconda caduta nel pozzo seguita da un momento di di solitudine e smarrimento. Riunitosi nuovamente con i due ladri, si reca alla tomba dell'arcivescovo, il quale possiede un rubino che è il principale obiettivo del furto: i due hanno intenzione di far entrare Andreuccio nel sepolcro, esponendolo così al rischio maggiore. Egli però, entrandovi dimostra nel suo pensiero di aver sviluppato l'ingegno: “costoro mi ci fanno entrare per ingannarmi, perciò che, come io avrò loro ogni cosa dato, mentre che io penerò a uscir dall'arca, essi se n'andranno pe' fatti loro e io rimarrò senza cosa alcuna.”. I ladri, vedendo arrivare un gruppo di persone, fra le quali anche un sacerdote, richiudono la bara con Andreuccio dentro e scappano. I nuovi arrivati, anch'essi interessati al gioiello, sollevano il coperchio e uno di loro si introduce nel sepolcro. Andreuccio a questo punto afferra per una gamba il prete, il quale terrorizzato scappa a gambe levate con gli altri, lasciando la tomba aperta. Il protagonista, ”lieto oltre a quello che sperava, subito si gittò fuori e per quella via onde era venuto se ne uscì dalla chiesa”, soddisfatto di aver conquistato il tesoro beffando i ladri. Anche se dominata dal caso, con un ritmo apparentemente dispersivo, la novella ha una costruzione solida e ordinata che si svolge su tre punti principali: A)l'uscita dall'osteria, l'avventura con la siciliana, la caduta nel chiassetto, il dialogo con i vicini, e una prima pausa di solitudine e smarrimento; B)Incontro coi ladri, la calata nel pozzo e l'uscita, con un nuovo momento di solitudine e smarrimento; C)il nuovo incontro coi ladri, la calata nella tomba, il furto, la chiusura della tomba, un terzo e più grave momento

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