sabato 7 febbraio 2009

L'Etna!!! Il nostro vulcano più alto d'Europa




Neve fresca sotto gli scarponi e all'orizzonte il mare. Più su le nuvole e più giù la lava incandescente. Potrebbero sembrare le coordinate di un luogo immaginario e invece siamo sul vulcano attivo più alto d'Europa, l'Etna, che d'inverno, quando la sua cima è innevata, acquista un fascino insolito, col bianco abbagliante della neve intorno e il blu scintillante dello Ionio in lontananza. Sciare all'ombra del cono di un cratere su piste vista mare è un'esperienza davvero emozionante. Accade sul versante nord del vulcano, dove il punto di riferimento per gli sciatori è nel territorio di Linguaglossa, a Piano Provenzana, stazione sciistica che si estende tra gli alberi secolari dell'immensa pineta Ragabo, in un contesto che ricorda quello dei paesaggi alpestri. Qui si può praticare anche sci alpinismo, lungo sentieri fiancheggiati da pini e betulle. E (rivolgendosi alle guide)ci si può cimentare anche nella «grande traversata etnea», un trekking di alcuni giorni che si effettua percorrendo con gli sci i percorsi che attraversano il territorio del vulcano, dall'uno all'altro versante. Con le ciaspole ai piedi è possibile vedere da vicino la struttura dell'Osservatorio Vulcanologico di Pizzi Deneri, posta a 2850 metri di altitudine e costituita da due edifici a forma di igloo collegati tra loro da una serie di corridoi sotterranei all'interno dei quali sono ospitati i sismografi e i rilevatori dell'attività del vulcano nonché tutti i confort per ospitare per diversi giorni vulcanologi e studiosi. Più in basso, a 2030 metri di quota, si trova la Grotta del Gelo, il ghiacciaio perenne più meridionale d'Europa. Prima di avventurarsi fin qui, però, è bene sapere che la sua entrata, d'inverno, può essere completamente coperta dalla neve. Sul versante sud fanno da base per gli sciatori gli impianti di Nicolosi: qui stupisce il paesaggio offerto dalle strade che salgono allo storico Rifugio Sapienza, ai margini delle quali i boschi sono tagliati dalle colate laviche più o meno recenti. Da quota 1900 in su, poi, la sorpresa è ancora più grande: man mano che si sale, gli alberi si fanno sempre più radi fino a scomparire del tutto per lasciar spazio a pendii spogli e ad un paesaggio quasi lunare. Anche da qui, nelle giornate più terse, il panorama è superbo e si può ammirare il mare, stavolta quello del golfo di Catania...

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