venerdì 13 febbraio 2009

Il puritanesimo

Nel 1563 alcuni prelati, tra cui Thomas Cartwright, Walter Travers e William Perkins si opposero sia all'uso, da parte degli ecclesiastici, del cappello e toga nella vita giornaliera e della cotta in chiesa, sia all'uso del segno della croce e alla musica d'organo in chiesa.
Nel
1572 John Field e Thomas Wilcox pubblicarono un appello, Admonition to the Parlament (Ammonimento al Parlamento), che esortava la chiesa anglicana ad abbandonare la struttura episcopale. Thomas Cartwright scrisse poi un secondo Ammonimento.
Quando
Giacomo I salì al trono nel 1603, i puritani scrissero la Millenary Petition (Petizione Millenaria), con la quale chiedevano nuove riforme e indissero nel 1604 una conferenza a Hampton Court, sotto la presidenza del re. Giacomo I però, convinto che l'eliminazione dei vescovi portasse alla successiva eliminazione del re (celebre la sua frase "No bishop, no king", "Nessun vescovo (equivale a) nessun re"), non appoggiò le richieste puritane; tuttavia concesse l'autorizzazione alla pubblicazione di una versione della Bibbia, denominata Authorised Version (versione autorizzata) o King James Bible (Bibbia di Re Giacomo).
Successivamente i puritani vennero perseguitati dall'arcivescovo di
Canterbury, William Laud e quindi dal re Carlo I e costretti ad emigrare in Olanda e nel New England, dove formarono uno dei nuclei dei futuri Stati Uniti d'America. Allo scoppio della guerra civile in Inghilterra nel 1642 i puritani, guidati da Oliver Cromwell, contribuirono all'arresto e all'esecuzione capitale dell'arcivescovo Laud nel 1645, nonché alla sconfitta e alla decapitazione del re Carlo I nel 1649.
Con l'ascesa al trono di
Carlo II e la successiva restaurazione della monarchia inglese nel 1660 i puritani vennero nuovamente perseguitati dalla chiesa anglicana e chiamati non-conformisti, in quanto si rifiutavano di obbedire all'Uniformity Act, emanato dal lord cancelliere Edward Hyde, primo conte di Clarendon (1662), che obbligava all'uso del Libro delle Preghiere della chiesa anglicana.
Altre leggi vennero fatte contro i puritani, in particolare il Corporation Act (
1661), che escludeva i non-conformisti dai pubblici uffici, il Conventicle Act (1664), che proibiva funzioni religiose non-conformiste e il Five Mile Act (1665), che proibiva ai pastori non-conformisti di avvicinarsi alle città.
Gugliemo III d'Orange, con il Tolerance Act (Atto di tolleranza), nel 1689, ridiede ai puritani libertà di culto.
Il puritanesimo iniziò a declinare gradualmente nel
XVIII secolo e rimase nella sua forma originaria soltanto in America fino all'inizio del XIX secolo, in particolare nel Rhode Island con Roger Williams e nel Massachusetts con Jonathan Edwards.
La teologia puritana era di stampo calvinista e comprendeva la predestinazione e il patto tra Dio e la comunità dei santi visibili, definita da Cartwright e Perkins come il patto di salvezza promessa ad Abramo da Dio esteso alla comunità dei cristiani.
I puritani credevano che, in virtù di tale patto, se il fedele avesse avuto fede in Cristo e nella Sua opera, si sarebbe salvato e che ogni individuo deve vivere in modo coerente la propria fede per poter ricoprire il ruolo a lui assegnato nella società secondo le proprie capacità.
Secondo i puritani la chiesa doveva essere svincolata dal potere
politico in quanto Cristo è il solo capo della chiesa; essi affermavano perciò la necessità che l'autorità suprema risiedesse in un gruppo di "anziani" eletti direttamente dai fedeli e la libertà da parte di ogni uomo di aderire o no ad una religione.
La loro spiritualità era basata sulla valorizzazione dell'interiorità e della
morale; inoltre essi si opponevano con forza alle feste e alle rappresentazioni teatrali che avevano caratterizzato l'epoca elisabettiana (sotto il protettorato di Oliver Cromwell in Inghilterra vennero chiusi tutti i teatri e i luoghi di divertimento.).
Il punto principale del Puritanesimo era la suprema autorità di
Dio sulle questioni umane, particolarmente nella chiesa, e specialmente come espresso nella Bibbia. Questa visione li condusse a ricercare la conformità individuale e collettiva agli insegnamenti biblici, e ciò li condusse ad inseguire la purezza morale fino al più piccolo dettaglio così come la purezza ecclesiastica al più alto livello.
A livello individuale, i puritani enfatizzarono che ogni persona avrebbe dovuto essere continuamente riformata dalla grazia di Dio per combattere contro il
peccato insito nell’uomo e fare ciò che è giusto davanti a Dio. Una vita umile ed obbediente sarebbe adatta ad ogni Cristiano.
A livello del corpo ecclesiastico, i Puritani credevano che il culto della chiesa avrebbe dovuto essere strettamente regolato da ciò che è comandato nella Bibbia (principio regolativo del culto). I puritani condannavano come
idolatria molte pratiche di adorazione, che i loro avversari difendevano con la tradizione, ignorando l'antichità di tali pratiche o il fatto che la loro adozione fosse ampiamente diffusa fra i cristiani. Come alcune chiese riformate nel continente europeo, le riforme puritane erano caratterizzate da pochissimi rituali e decorazioni e da un'evidente enfasi sul sermone. Essi eliminarono l'utilizzo di strumenti musicali nelle loro pratiche di culto, per diverse ragioni teologiche e pratiche. Fuori dalla chiesa comunque i puritani erano abbastanza appassionati della musica e la incoraggiarono in alcuni casi.
Un'altra importante distinzione era l'approccio puritano alle relazioni fra chiesa e stato. Essi si opponevano all'idea anglicana della supremazia del monarca nella chiesa (
erastianismo), e, come Calvino affermavano che l'unico capo della Chiesa celeste o terrena è Cristo (non il papa o l'arcivescovo di Canterbury). Comunque, credevano che i governi secolari fossero responsabili davanti a Dio (non attraverso la Chiesa, ma a fianco di essa) e che avessero il compito di proteggere e ricompensare la virtù, inclusa la "vera religione", e punire chi sbagliava – una politica che si può descrivere più come di non-interferenza piuttosto che di separazione fra chiesa e stato. I congregazionalisti, una parte del movimento puritano più radicale dei puritani anglicani, credevano che il diritto divino dei re fosse eresia, un credo che venne ancora più sostenuto durante il regno di Carlo I d'Inghilterra.
Altre importanti opinioni dei Puritani:
un'enfasi sullo studio privato della
Bibbia
il desiderio di educazione e illuminazione per le masse (specialmente perché i fedeli potessero leggere la Bibbia da soli)
il
sacerdozio universale
la percezione del
papa come Anticristo
la semplicità nel culto, l'esclusione di paramenti sacri, immagini, candele e altri oggetti.
alcuni approvavano la gerarchia ecclesiastica, ma altri cercarono di riformare la chiesa episcopale sul modello presbiteriano. Alcuni separatisti puritani erano
presbiteriani, ma la maggior parte era congregazionalista.
Oltre a promuovere l'educazione laica, per i puritani era molto importante che i pastori fossero colti e a passo con i tempi, che potessero leggere la Bibbia nelle versioni originali in
greco, ebraico e aramaico, che conoscessero la tradizione della chiesa antica e moderna e i saggi degli eruditi che erano molto spesso scritti in latino. Perciò molti dei loro ecclesiastici intrapresero studi rigorosi alle università di Oxford o di Cambridge prima di ricevere l'ordinazione. I loro passatempi consistevano nel discutere la Bibbia e le sue applicazioni pratiche, così come la lettura dei classici come Cicerone e Virgilio e incoraggiarono la composizione di poesie di argomento religioso.

by Giorgiogoogle,Dory,Gae Bau

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