Australian Open
E' finita come nei pronostici, con la vittoria di Rafael Nadal , ma il risultato del match non rende giustizia a Fernando Verdasco che ha dimostrato forza, carattere e tecnica. Dalla prima semifinale tutta spagnola degli Australian Open, dalla prima semifinale tutta mancina di Melbourne dal 1979, è uscito vincitore il maiorchino che ha avuto la meglio solo al quinto set, grazie anche a un doppio fallo del rivale madrileno. 6-7, 6-4, 7-6, 6-7, 6-4 è il risultato della più lunga partita di singolare nella storia degli Australian Open: il derby spagnolo, infatti, è durato ben 5h14', superando di 3 minuti l'incontro, datato 1991, del terzo turno degli Australian Open tra Boris Becker e Omar Camporese.
Chi si aspettava una netta supremazia di Nadal sarà rimasto deluso, Verdasco, infatti, riesce a tener testa alla grande al suo connazionale, passando in vantaggio nel primo set dopo 1h15" e al termine di un combattutissimo tie break, deciso dal nastro vincente del madrileno sul 5-4.
E' nel secondo set che il numero 1 del mondo inizia a essere veramente in partita, fino a quel momento aveva pensato soprattutto a difendersi, sottomettendosi quasi all'esplosività del tennista di Madrid che con i suoi dritti micidiali e un servizio devastante l'ha messo in seria difficoltà: è infatti solo nel decimo gioco che Nadal ha il break decisivo.
In vantaggio di un break per due volte nel terzo set, Nadal si fa recuperare da Verdasco e riesce ad agguantare la vittoria solamente nel tie break. Ed il tie break decide anche le sorti del quarto set, a favore questa volta, però, del madrileno che non sbaglia assolutamente nulla e s'impone 7-1 sul rivale.
Dopo l'andamento dei primi quattro, è lecito aspettarsi un quinto set combattuto fino all'ultimo e così, in fondo, avviene. Dopo più di quattro ore di gioco, la stanchezza si impossessa dei due atleti che si battono senza risparmiarsi. E' vistoso il calo di Verdasco al servizio, ma Nadal non ne approfitta e anziché brekkarlo gioca in maniera troppo difensiva, non sfruttando bene cinque palle break. Il match si è deciso tutto sul 4 pari: Verdasco in vantaggio 30-0 su Nadal sbaglia due dritti nei quali rischia il tutto per tutto ma senza fortuna. Nel decimo game il maiorchino si porta sul 40-0, ha la possibilità di chiudere la partita ma spreca due match point. Il destino di Verdasco, però, è segnato: il tennista di Madrid compie il suo secondo doppio fallo del game e si arrende a Nadal.E' stato un mach bellissimo fra Nadal e Veradasco con tante sorprese da parte dei giocatori che hanno mostrato il loro talento.Alla fine della partita si sono abbracciati in segno di amicizia.
Chi si aspettava una netta supremazia di Nadal sarà rimasto deluso, Verdasco, infatti, riesce a tener testa alla grande al suo connazionale, passando in vantaggio nel primo set dopo 1h15" e al termine di un combattutissimo tie break, deciso dal nastro vincente del madrileno sul 5-4.
E' nel secondo set che il numero 1 del mondo inizia a essere veramente in partita, fino a quel momento aveva pensato soprattutto a difendersi, sottomettendosi quasi all'esplosività del tennista di Madrid che con i suoi dritti micidiali e un servizio devastante l'ha messo in seria difficoltà: è infatti solo nel decimo gioco che Nadal ha il break decisivo.
In vantaggio di un break per due volte nel terzo set, Nadal si fa recuperare da Verdasco e riesce ad agguantare la vittoria solamente nel tie break. Ed il tie break decide anche le sorti del quarto set, a favore questa volta, però, del madrileno che non sbaglia assolutamente nulla e s'impone 7-1 sul rivale.
Dopo l'andamento dei primi quattro, è lecito aspettarsi un quinto set combattuto fino all'ultimo e così, in fondo, avviene. Dopo più di quattro ore di gioco, la stanchezza si impossessa dei due atleti che si battono senza risparmiarsi. E' vistoso il calo di Verdasco al servizio, ma Nadal non ne approfitta e anziché brekkarlo gioca in maniera troppo difensiva, non sfruttando bene cinque palle break. Il match si è deciso tutto sul 4 pari: Verdasco in vantaggio 30-0 su Nadal sbaglia due dritti nei quali rischia il tutto per tutto ma senza fortuna. Nel decimo game il maiorchino si porta sul 40-0, ha la possibilità di chiudere la partita ma spreca due match point. Il destino di Verdasco, però, è segnato: il tennista di Madrid compie il suo secondo doppio fallo del game e si arrende a Nadal.E' stato un mach bellissimo fra Nadal e Veradasco con tante sorprese da parte dei giocatori che hanno mostrato il loro talento.Alla fine della partita si sono abbracciati in segno di amicizia.
Nadal va in finale contro Federer
Sarà, dunque il numero 1 del mondo a incontrare re Roger Federer in quella che è la loro settima finale in un torneo dello slam, la prima sul cemento per lo spagnolo. Le statistiche sono tutte dalla parte di Rafael, quattro vittorie per lui contro le due dello svizzero, ma questa volta sarà più dura per lo spagnolo che ha solo un giorno e mezzo per recuperare e dovrà vedersela con un Fed-ex in forma smagliante. Ma non è preoccupato Nadal. "Sono più felice che stanco - ha detto lo spagnolo al termine del match ammettendo anche i meriti del rivale -; Fernando meritava di vincere quanto me". Onore al talento e all'onestà di Rafael, ma onore anche a Fernando che se l'è giocata fino in fondo e si merita pienamente di essere annoverato tra i primi dieci del mondo. Dalla prossima settimana, infatti, il tennista di Madrid entrerà al numero nove del ranking mondiale. Se avesse vinto il torneo sarebbe salito al sesto posto. Peccato, ma nessun rimpianto, le premesse per lui ci sono, anche per arrivare più in alto.
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